Bio

Adriano Autino

Chitarrista, ha studiato analisi armonica jazz tradizionale con Franco Ciocchetti, e secondo il metodo moderno con Claudio De Vecchi. Ha studiato il basso elettrico con Dino Contenti. La sua area musicale di riferimento comprende musicisti post bebop quali Miles Davis, Wayne Shorter, Joe Zawinul, Chick Corea, Path Metheny, John Scofield, Bob Berg. Adriano ha fondato diverse formazioni contemporary jazz e fusion: 1996, Groovy Express Trio;2000 Moon Harbour, 2008 Aquaforte Quartet; 2012 Moon Walkers Jazz Band. Le sue collaborazioni musicali piu’ costanti con il bassista elettrico Fabrizio Averono e con il contrabbassista Pierangelo Bassignana. Con Elena Cecconi ha fondato il Jazzy Mood Trio, del quale cura gli arrangiamenti oltre a proporsi come autore di alcuni brani del repertorio. La strumentazione: Gibson ES347, Taylor T5X, Ovation Celebrity; amplificatori Gallien & Krugen stereo con casse Mesa Boogie, Tangelwood T6; effetti Digitech GSP21.

Franco Tonso

Pianista, polistrumentista eclettico, inizia all’età di sei anni, sperimentando ocarina, batteria, clarinetto e chitarra elettrica, ed infine una pianola Hohner. La tastiera sarà da allora il suo strumento prediletto. Imbracciando la fisarmonica Franco, quindicenne, entra a far parte di una orchestra da ballo. Successivamente milita come tastierista in formazioni rock e pop, mentre intraprende lo studio del pianoforte classico. Negli anni ottanta è co-fondatore di un’orchestra da ballo professionale, una band di jazz-rock, un trio di piano bar. Nel frattempo frequenta i corsi del Centro Jazz di Torino e partecipa a concerti con le piu’ svariate formazioni, spingendosi talvolta ai confini della sperimentazione d’avanguardia. Nel 1991 consegue il diploma di pianoforte al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino. Collabora alla realizzazione di diverse “hit” di techno-dance come arrangiatore e programmatore di strumenti elettronici. Con il gruppo ethno-jazz Shamal incide il cd “Umidoafricano”, contenente interamente brani di propria composizione. Nel nuovo millennio sviluppa il suo interesse per la musica folk piemontese e per gli strumenti popolari, in particolare per l’organetto di cui intraprende assiduamente lo studio. Nel 2006 incontra due giovani musicisti con i quali fonda il gruppo di musica celtica Keily’s Folk, che ad oggi ha all’attivo quattro cd e piu’ di duecento concerti..

Fabrizio Averono

Contrabbassista. Ha una storia musicale ricca e feconda, in ambito jazz, fusion, funky e soul, in area eporediese, e non solo. Dal 1989 al 1993 frequenta la scuola jazz Ciac ad Ivrea. Dal 1993 al 1995 prosegue gli studi presso l’Università Musicale di Aosta. Oltre alle collaborazioni già citate con Adriano Autino, Fabrizio è bassista nel gruppo Soul Immersion. Suona un contrabbasso elettrico Warwick.

Vito Badalà

Percussionista. Poliedrico ed eclettico, si dedica alle percussioni da autodidatta. Nel 2002 intraprende gli studi di musicoterapia. Nel 1996 partecipa col gruppo “ISOLA” al Festival di Arezzo Wave superando una selezione nazionale su mille band. Da allora inizia un’intensa attività concertistica, con gruppi dei più svariati generi musicali, e collabora con alcuni tra i più importanti artisti, gruppi ed orchestre siciliani. Partecipa ad importanti festival e diverse trasmissioni televisive a livello locale e nazionale, distinguendosi anche come percussionista teatrale. Incide una decina di dischi tra Sicilia e Piemonte. Ha svolto docenze e lezioni-concerto di “Educazione al Ritmo e Percussioni Creative” in importanti istituti musicali, scuole di ogni ordine e grado e Università. Ha condotto laboratori di “educazione al ritmo” e “musica d’insieme” presso centri di aggregazione giovanile (quali “Mistero Buffo” dell’ARCI di Acireale con Programma Gioventù dell’Unione Europea). Nel 2015 aderisce alla filosofia “DRUM POWER” della Dott.ssa Diana Tedoldi, della quale segue i corsi di formazione diventandone uno dei Rhythm Ambassador. Conduce Drum Circle in scuole, comunità terapeutiche, agenzie di animazione ed eventi vari e presso il centro “Casa Cadò” di Romano Canavese (TO). Vito utilizza una vasta strumentazione: dalle percussioni latine a quelle arabe, indiane, africane, nonchè popolari italiane ed effettistica varia.